Istituto Statale di Istruzione Superiore Florence Nightingale

Mobilità studentesca internazionale: Un anno di scuola all’estero

Periodo di studio all’estero

Cos'è

Dopo che la famiglia ha comunicato alla scuola la scelta della mobilità all’estero ,il docente tutor individuato nel consiglio di classe ha il compito di fare da tramite tra lo studente, il consiglio di Classe e la scuola straniera per stilare un Contratto formativo che evidenzi per ogni disciplina gli obiettivi da conseguire attraverso la frequenza della scuola nel paese straniero e la prosecuzione dello studio delle discipline non presenti nella scuola del paese ospitante con contatti con i docenti italiani. I docenti sono tenuti a presentare al docente tutor i percorsi delle diverse discipline per l’invio alla studentessa. Una copia va inserita nel fascicolo personale della stessa.
Al rientro in Italia o prima dell’inizio delle lezioni lo studente sosterrà un colloquio integrativo sulle varie discipline, specie quelle non sviluppate nella Scuola all’estero con il Consiglio di Classe, per integrare le valutazioni pervenute, giungere ad una valutazione disciplinare e all’attribuzione del credito scolastico.
Il colloquio verterà sui contenuti essenziali delle discipline individuati nel contratto formativo.

E’ necessario che lo studente fornisca la documentazione tradotta in italiano (i programmi svolti e le valutazioni della scuola estera) con un congruo anticipo rispetto al momento del colloquio integrativo in modo che i docenti del consiglio di classe possano visionarla.
Per quanto concerne l’Attività di Alternanza Scuola Lavoro si riporta il chiarimento fornito dal MIUR con nota del marzo 2017:
“7 – Alternanza scuola lavoro per gli studenti che frequentano esperienze di studio o formazione all’estero

D: Con quali modalità gli studenti che effettuano esperienze di studio o formazione all’estero per periodi non superiori ad un anno scolastico, possono assolvere all’obbligo di effettuare le ore di alternanza scuola lavoro nei percorsi di studi di scuola secondaria di secondo grado?
R: Le esperienze di studio all’estero da parte degli studenti che frequentano la scuola secondaria di secondo grado sono state oggetto di chiarimenti uniformi nel tempo da parte del MIUR, tra i quali si ricordano la nota prot. n. 2787 del 20 aprile 2011 – Ufficio VI della ex Direzione generale per gli ordinamenti scolastici – Titolo V – e la nota prot. n. 843 del 10 aprile 2013, avente ad oggetto le “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale”, alle quali in questa sede si fa espresso rinvio. In quest’ultima, in particolare, il MIUR ha avuto modo di precisare che, in linea con le Raccomandazioni e le specifiche azioni dell’Unione Europea, le esperienze di studio e formazione all’estero degli studenti sono considerate parte integrante dei percorsi di istruzione e formazione. Sono stati indicati, inoltre, alcuni suggerimenti e linee di indirizzo per poter facilitare la collaborazione tra le varie parti coinvolte e migliorare la qualità dell’offerta formativa, invitando le scuole a facilitare tali esperienze. La nota declina, inoltre, alcuni principi da poter prendere a riferimento anche al fine di orientare le istituzioni scolastiche nei percorsi di alternanza scuola lavoro. Uno dei principi essenziali risiede nel fatto che partecipare ad esperienze di studio o formazione all’estero significa sviluppare risorse cognitive, affettive e relazionali, portando a riconfigurare valori, identità, comportamenti e apprendimenti secondo registri differenti ed acquisendo doti di autonomia e indipendenza degne di rilievo. L’esperienza all’estero dello studente, in una famiglia e in una scuola diverse dalle proprie, “contribuisce a sviluppare competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline. Imparare a leggere e a utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, imparare ad orientarsi al di fuori del proprio ambiente umano e sociale utilizzando ‘le mappe’ di una cultura altra esigono un impegno che va ben oltre quello richiesto dalla frequenza di un normale anno di studio”. Come è noto, l’attività di alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica che interessa le discipline dell’intero consiglio di classe e che porta ad esperienze da svolgersi al di fuori dell’ambiente scolastico. Ha una ricaduta diretta sul curricolo e sugli apprendimenti dello studente e può essere svolta in una pluralità di modi e anche all’estero e comunque mira a far apprendere competenze utili all’effettivo futuro inserimento nel mondo del lavoro. Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione 11/17 Il contatto con la cultura e le tradizioni del Paese che accoglie lo studente nella sua esperienza di studio all’estero, l’esigenza di organizzare la propria vita al di fuori dell’ambiente familiare adattandosi alle abitudini e agli stili di comportamento di un altro popolo e di una diversa nazione, portano indubbiamente a sviluppare competenze trasversali, individuali e relazionali, fortemente richieste oggi dal mercato del lavoro. Inoltre, lo studio e la pratica intensiva della lingua straniera, compreso il linguaggio tecnico – specialistico, rappresentano elementi di eccellenza da valorizzare nella certificazione delle competenze da redigere al termine del percorso di studio dell’allievo. Non è esclusa, inoltre, la possibilità, offerta dalla maggior parte dei Paesi europei, di partecipare a iniziative di transizione scuola lavoro, diversamente declinate secondo le regole previste dai rispettivi ordinamenti scolastici, ad esempio con periodi anche robusti di stage e tirocini presso strutture ospitanti, previsti nei rispettivi percorsi di studio delle scuole secondarie di secondo grado. Nel caso in cui lo studente fosse inserito in un percorso formativo che abbia in programma simili attività, queste andrebbero a rafforzare ulteriormente le competenze apprese durante il periodo di studio all’estero. In ogni caso – ferme restando le indicazioni relative all’inserimento delle esperienze all’estero nel P.T.O.F. (indicando modalità di promozione, sostegno, valorizzazione e capitalizzazione di tali esperienze sia nel curricolo degli studenti sia nella loro ricaduta sull’intera comunità scolastica) e al Contratto formativo formulato prima della partenza dell’allievo – al termine dell’esperienza all’estero è compito del Consiglio di classe valutare il percorso formativo partendo da un esame della documentazione rilasciata dall’istituto straniero e presentata dallo studente per arrivare ad una verifica delle competenze acquisite rispetto a quelle attese.
Il Consiglio di classe ha, quindi, la responsabilità ultima di riconoscere e valutare tali competenze, evidenziandone i punti di forza, ai fini del riconoscimento dell’equivalenza, anche quantitativa, con le esperienze di alternanza concluse dal resto della classe in cui verrà reinserito lo studente al suo rientro. Nel caso, infine, di esperienze all’estero di durata inferiore all’anno scolastico, valgono le stesse considerazioni che precedono, salva la possibilità per gli istituti scolastici di attivare esperienze di alternanza ritenute necessarie all’eventuale recupero e allo sviluppo di competenze non ancora acquisite. Ai fini della valutazione intermedia, i Consigli di classe possono definire i voti valutando quanto certificato dalla scuola straniera, ovvero sulla base della verifica dell’apprendimento delle competenze essenziali, ove non acquisite all’estero.

Pertanto ai fini della valutazione dell’attività di alternanza si chiede allo studente di documentare eventuali attività svolte all’estero di conoscenza di realtà lavorative o di esperienze lavorative, se svolte, consegnandole entro luglio al tutor.

COLLOQUIO AL RIENTRO
Al termine dell’esperienza all’estero è necessario che il consiglio di classe possa valutare il percorso svolto all’estero per ammettere lo studente alla classe successiva ed attribuire il credito scolastico, considerando il Piano formativo consegnato allo studente relativo alle varie discipline e la certificazione redatta dalla scuola frequentata all’estero.
Le discipline svolte nell’anno all’estero, corrispondenti a quelle dell’indirizzo frequentato, non sono oggetto di verifica e la valutazione è quella attribuita dalla scuola all’estero secondo la conversione effettuata.
Si assegna il credito stabilito dalla media scolastica tenendo presente la valutazione della scuola straniera e gli esiti del colloquio.
Si chiede pertanto la traduzione in italiano dei documenti valutativi rilasciati dalla scuola frequentata all’estero, i programmi svolti e le attività in modo da inviarla ai docenti, meglio se in formato digitale entro il 30 giugno.
La data del colloquio con i docenti del Consiglio di Classe per una valutazione globale sulle varie discipline che terrà conto anche della valutazione espressa dalla scuola straniera frequentata e dei programmi minimi per le varie discipline consegnati dal Consiglio di Classe è prevista per fine agosto.
Ai fini della valutazione dell’attività di P.C.T.O. si chiede allo studente di documentare eventuali attività svolte all’estero di conoscenza di realtà lavorative o di esperienze lavorative, se svolte, consegnandole entro il 30 giugno. In ogni caso l’esperienza all’estero viene considerata e valutata ai fini del P.C.T.O. considerando il numero di ore previsto dalla classe frequentata.
Si fa presente che lo studente potrà frequentare eventuali corsi di recupero attivati tra giugno e luglio dalla scuola

A cosa serve

Lo scopo di questa azione è quello di dare la possibilità agli alunni di effettuare un’esperienza di apprendimento in un contesto diverso, sviluppare la loro comprensione della diversità culturale e linguistica presente nel mondo e acquisire le competenze necessarie al loro sviluppo personale.

Come si accede al servizio

La famiglia e lo studente si informano presso enti ed agenzie e scelgono il percorso, possibilmente consultandosi con il docente di lingue e il coordinatore di classe

Servizio online

Visualizza Nota Miur n 843 del 10.04.2013

Autenticazione

Non è necessario autenticarsi

Luoghi in cui viene erogato il servizio

Cosa serve

Comunicazione scritta al Dirigente del periodo di mobilità all’estero e informazione del consiglio di classe

Tempi e scadenze

Accesso immediato

Domanda per usufruire della mobilità studentesca

E' necessario far domanda per poter iniziare il percorso formativo all'estero al docente di riferimento del servizio

02

Nov

Documenti

Piano Annuale dell'Offerta Formativa 2023 - 2024

Il Piano Annuale dell'Offerta Formativa (POF) è la carta di identità della scuola. Descrive obiettivi, organizzazione e offerta didattica dell'Istituto

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Ulteriori informazioni

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